I Centenari


 
 

SADA E F.LLI



Innovazioni multiformi.
In contenitori d’idee

 
 



Sada e F.lli

Dal 1900


LA FALEGNAMERIA

L’azienda nasce nel 1900 a Vietri sul Mare come falegnameria specializzata nella lavorazione di mobili, infissi e soprattutto imballaggi in legno destinati al comparto agroalimentare. Ma le origini sono ancora più lontane. Infatti, il fondatore, Antonio Sada, eredita l’attività artigianale di lavorazione del legno avviata alcuni decenni prima dal padre Domenico, imprimendole tratti distintivi e caratteri industriali. Il genius imprenditoriale di Antonio è determinante soprattutto quando, nel 1931, acquista un’azienda in disuso a Pontecagnano, in provincia di Salerno e trasferisce l’impresa da Vietri per essere più vicino al suo principale cliente, il Pastificio Crudele. La scelta è radicale e decisiva. Si sposta l’impresa ma anche l’intera famiglia. E da qui inizia un percorso di ampliamento della gamma produttiva sempre basato sul core business; processo che però subisce una battuta d’arresto con l’arrivo della guerra e l’occupazione dello stabilimento da parte degli inglesi nel 1943. Antonio muore nel 1954 ed i figli, seguendo le orme del padre, colgono un’opportunità e decidono di seguire una strategia di integrazione verticale attraverso la costituzione di un’azienda boschiva.

Dopo un periodo di crescente affermazione dell’impresa in tutto il Mezzogiorno, iniziano i primi cedimenti di mercato dovuti all’affermarsi del ferro quale materiale sostitutivo del legno, in particolare per la produzione di mobili da ufficio. E così, a partire dagli anni Sessanta, in seguito ai radicali cambiamenti socio-economici e alle innovazioni tecnologiche, i figli del fondatore, Alfonso e Domenico Sada, comprendono le potenzialità di sviluppo del packaging, settore nel quale l’azienda investirà in modo progressivo e consistente. La nuova generazione avvia il progetto della lavorazione degli imballaggi in cartone ondulato con l’acquisto del primo slotter per la trasformazione delle scatole. Il legno è sempre meno utilizzato e il cartone “diventa il prodotto sostitutivo, resistente e leggero, con caratteristiche termiche che consentono il passaggio dal caldo al freddo, meno costoso e più versatile nei processi produttivi” racconta Antonio Sada, figlio di Alfonso, testimone e protagonista della graduale riconversione industriale completata in un quarto di secolo.

L’azienda, incoraggiata dalle richieste di un mercato in rapida espansione, realizza consistenti e crescenti investimenti nel packaging e crea un secondo stabilimento per la produzione di cartone in fogli destinati alla trasformazione in prodotto finito, compiendo nuovamente un percorso di integrazione verticale a monte. Il successo non tarda ad arrivare ed alimenta la crescita dell’impresa che amplia i suoi mercati di riferimento, conquistando alcuni grandi clienti, come Algida che contribuisce, in uno scambio di valore reciproco, a guidare il gruppo verso un’organizzazione interna più moderna ed efficiente.

Lo sviluppo avviene grazie ai consistenti investimenti materiali e immateriali e attraverso alcune acquisizioni aziendali realizzate negli anni, dal piccolo scatolificio acquisito a Catania nel 2010 alla Sabox di Nocera Inferiore nel 2004. La Antonio Sada e figli diventa così la società capofila del Gruppo Sada, un progetto imprenditoriale e familiare tra aziende collegate da rapporti di filiera nella produzione della carta e del packaging tra cui fiore all’occhiello è sicuramente Sada Packaging, azienda fortemente innovativa e operante dal 2006, che si occupa di piccoli astucci stampati in off-set.




LUNGIMIRANZA COME VANTAGGIO COMPETITIVO

Oggi a guidare l’azienda è Antonio Sada che, con la collaborazione dei cugini, ha abbracciato “un progetto di vita e di lavoro” per tramandare i valori guida che da generazioni si trasmettono di padre in figlio: l’onestà, la coerenza, il rispetto delle persone e dei clienti, nonché la passione, l’amore per l’azienda, da sempre considerata estensione della famiglia stessa.

Alta la tensione dell’impresa verso l’innovazione e la qualità che da sempre rappresenta il principale driver delle decisioni imprenditoriali. Numerose le testimonianze della lungimiranza imprenditoriale. Dall’acquisto delle prime macchine per la trasformazione delle scatole nel 1958 ad una fiera di Milano a quello della master flex, una macchina per la stampa ad alta definizione acquistata agli inizi degli anni Duemila, che ha dato all’impresa un vantaggio competitivo duraturo.

Profonda, infine, la considerazione per l’ambiente e la salute delle persone, che trova riscontro nell’orientamento verso package biodegradabili, riciclabili o riutilizzabili. “Il sogno che si sta realizzando è dar vita ad un distretto verde – il GreenNet – che valorizzi le risorse territoriali”, si legge dal bilancio sociale di una delle aziende di famiglia – la Sabox che progetta e produce packaging e prodotti destinati alla raccolta differenziata. Il territorio è un elemento costitutivo dell’azienda, “è da lì che arriva la materia prima, e lo stesso territorio diviene poi destinatario privilegiato della gran parte della produzione. Prodotti che sotto forma di imballaggi, scatole, raccoglitori variopinti e atossici provano a ricreare il ciclo chiuso della natura. A chilometro zero. A risparmio idrico e energetico. Con un forte contenuto innovativo”. Ed è sempre la dimensione territoriale il fondamento su cui nascono i due recentissimi progetti aziendali: la conversione in chiave sostenibile del distretto conserviero-pastaio e la rete 100% Campania cui hanno aderito le industrie della lavorazione della carta.



Profonda la considerazione per l’ambiente e la salute delle persone, che trova riscontro nell’orientamento verso package biodegradabili, riciclabili o riutilizzabili. Prodotti che sotto forma di imballaggi, scatole, raccoglitori variopinti e atossici provano a ricreare il ciclo chiuso della natura".




 
 
ANTONIO SADA
 
 


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